Cosa è il bollo moto e come viene calcolato
Il bollo per i motocicli è una tassa di possesso che grava sui mezzi immatricolati in Italia e risulta dovuta indipendentemente dall’uso del veicolo. Il calcolo del bollo moto tiene conto principalmente della potenza del motore (espressa in kW o cavalli) e della classe ambientale (Euro 0, 1, 2, 3, etc.). Ad esempio, per motocicli con potenza fino a 11 kW l’importo può essere fisso e variabile in funzione della classe Euro; per potenze superiori si aggiunge una quota per ogni kW eccedente. Questo approccio garantisce che veicoli più potenti o meno efficienti paghino di più.
Le novità principali dal 2026 per il bollo moto
A partire dal 1° gennaio 2026, per i motoveicoli immatricolati da quella data, entrano in vigore nuove regole rilevanti.
In primo luogo, il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione, senza più la possibilità di frazionarlo in rate (mensili, semestrali o quadrimestrali) come accade oggi in molte regioni.
Inoltre la scadenza per i veicoli di nuova immatricolazione sarà legata al mese in cui il mezzo è stato immatricolato: ad esempio, se una moto viene immatricolata a marzo 2026, il bollo dovrà essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo, e da quell’anno in poi la scadenza sarà sempre nello stesso mese. Nel caso dei veicoli già circolanti al 31 dicembre 2025 le regole attuali continuano a valere, salvo modifiche regionali.
Altra novità: anche i mezzi sottoposti a fermo amministrativo (cioè bloccati a causa di violazioni o provvedimenti) saranno soggetti al pagamento della tassa, eliminando questa forma di esenzione.
Per chi acquista una moto immatricolata dal 2026, queste novità comportano una maggiore esigenza di pianificazione finanziaria, dal momento che l’intero bollo va versato in un’unica soluzione entro tempo ridotto rispetto al passato. Occorre quindi tenere conto della data di immatricolazione per evitare sanzioni.
Cosa non cambia per il bollo moto 2026
I criteri fondamentali del calcolo (potenza del motore, classe ambientale del veicolo) non cambiano: il bollo verrà sempre calcolato facendo riferimento a questi elementi. Le singole regioni, che restano competenti per la tassa, continueranno a determinare aliquote, sconti, esenzioni e strumenti di riscossione.
Le Regioni potranno mantenere soluzioni di pagamento frazionato per determinate categorie o tipi di veicoli ma soltanto se lo prevedono specificamente. È quindi importante verificare le disposizioni locali.
Come prepararsi per i cambiamenti e cosa verificare
Per evitare problemi è consigliabile verificare al momento dell’acquisto o dell’immatricolazione della moto la data effettiva di immatricolazione, la potenza dichiarata sul libretto e la classe Euro. Bisogna inoltre informarsi presso la propria Regione o Provincia autonoma su eventuali differenti regole o agevolazioni specifiche.
Se la moto è destinata a rimanere ferma per un periodo, occorre considerare che il fermo amministrativo non comporta più l’esonero del bollo dal 2026 per i nuovi mezzi, quindi va valutata attentamente la scelta.
Agevolazioni bollo moto nel 2026
Alcune Regioni prevedono riduzioni o esenzioni per veicoli storici o d’epoca: ad esempio, i motoveicoli immatricolati almeno 30 anni fa possono usufruire dell’esenzione totale; quelli tra 20 e 29 anni spesso hanno diritto a una riduzione del 50 %. Va verificata la normativa regionale competente.