Il conto alla rovescia per il Capodanno 2026 in moto è già iniziato. Se l’idea del veglione ti annoia e preferisci il rumore del bicilindrico ai coriandoli, il Centro Italia ti offre l’equilibrio perfetto tra strade divertenti, borghi suggestivi e un clima che, pur essendo invernale, è spesso più clemente rispetto alle Alpi.
Abbiamo selezionato per te tre itinerari dettagliati, ciascuno con un’atmosfera diversa, per permetterti di brindare al nuovo anno esattamente come vuoi tu: in sella, in mezzo a paesaggi mozzafiato.
Sulle orme degli Etruschi: Pitigliano, Saturnia e l’Argentario
Questo percorso è ideale per chi cerca un clima relativamente mite e strade ricche di curve che si snodano tra colline boscose e antichi borghi scavati nel tufo. È un viaggio che combina panorami aperti e una ricca storia.
Il punto di partenza perfetto è Pitigliano (Toscana, provincia di Grosseto), noto come la “piccola Gerusalemme” per il suo antico quartiere ebraico. Le strade che lo raggiungono sono un piacere da percorrere in moto. Da qui, il viaggio prosegue verso sud.
- La sosta benessere: una deviazione obbligatoria è a Saturnia. Trascorrere il 31 dicembre o il 1° gennaio immersi nelle calde acque termali naturali (le Cascate del Mulino) è un modo decisamente memorabile per iniziare l’anno.
- La costa laziale: ripartendo verso sud, si può puntare alla costa laziale. La SS1 Aurelia, pur essendo trafficata, permette deviazioni interessanti. La strada che porta a Marta, sulle rive del lago di Bolsena, regala vedute splendide e curve morbide. Per il brindisi di mezzanotte, si può scegliere la zona del promontorio dell’Argentario (Porto Santo Stefano o Porto Ercole), che spesso organizza eventi in piazza meno caotici delle grandi città.
Tra laghi e abbazie: Narni, Todi e il cuore verde d’Italia
Questo itinerario è per chi ama le strade tortuose, i boschi fitti e i luoghi di spiritualità, perfetti per una riflessione di fine anno. Nonostante l’altitudine in alcune zone, la bellezza del paesaggio invernale è impareggiabile.
Inizia il tuo viaggio in Umbria, il “cuore verde” d’Italia. Narni è la tua prima tappa, con la sua imponente Rocca di Albornoz e i suoi sotterranei. Le strade provinciali che collegano Narni a Todi sono un susseguirsi di saliscendi panoramici, con asfalto generalmente ben tenuto.
- Il lago di Vico: dal cuore dell’Umbria si scende verso il Lazio, in direzione dei Monti Cimini. Il periplo del Lago di Vico (SP39 e SP10), incastonato in una riserva naturale, offre circa 20 km di curve che si immergono nel bosco. Le temperature qui possono essere basse, ma la bellezza del panorama ne vale la pena.
- La sosta storica: per il capodanno, un’ottima base è la zona di Viterbo o dei Castelli Romani, a seconda della distanza che si vuole percorrere. Viterbo, la città dei Papi, offre un centro storico medievale suggestivo per la cena di San Silvestro, mentre la Tuscia (a nord di Roma) è ricca di strade secondarie tranquille e borghi dove la festa è più intima. Un’alternativa più audace è la strada che porta alla Forca d’Acero, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma qui è fondamentale verificare l’assenza di neve.
L’Adriatico d’inverno: la costa dei trabocchi e i Sibillini
Se preferisci la vista del mare e l’atmosfera austera della montagna in inverno, l’itinerario tra Abruzzo e Marche ti offre entrambe le opzioni. Richiede però maggiore attenzione alle temperature.
Inizia la tua avventura sulla costa abruzzese. La Costa dei Trabocchi, nel Chietino, offre strade lungomare a tratti sinuose, con la possibilità di cenare in uno dei caratteristici ristoranti sul mare la sera del 31 dicembre. Borghi come Vasto o Ortona hanno un fascino discreto anche in inverno.
- L’interno suggestivo: da qui, il percorso si sposta verso l’interno, lungo le pendici della Majella. La SP81 (vicino a Guardiagrele) è una strada panoramica, ma è essenziale monitorare le condizioni meteo, poiché l’altitudine aumenta rapidamente.
- Il primo dell’anno sui Sibillini: per il 1° gennaio, si può risalire verso nord, entrando nelle Marche. Le strade del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (zona di Visso, Montemonaco o Castelluccio di Norcia) sono famose per la loro bellezza selvaggia. Questi luoghi, sebbene colpiti dal sisma, sono in lenta ripresa e offrono un’esperienza emozionante e un’occasione per sostenere il territorio. Si raccomanda prudenza e attenzione all’asfalto freddo e all’eventuale ghiaccio notturno.
Consigli pratici per godersi l’esperienza e minimizzare i rischi
Prenota in anticipo l’alloggio e scegli struttura moto-friendly con parcheggio protetto. Evita di sovraccaricare la moto: bagagli leggeri e distribuiti in modo equilibrato. Parti presto il mattino per sfruttare la luce, evita le ore più fredde e fai soste frequenti per riscaldarti.
Durante la notte di Capodanno presta attenzione: se festeggi ti consigliamo di guidare almeno il giorno successivo per evitare affaticamento o guida con riflessi alterati. Mantieni visibilità e distanza di sicurezza: in inverno la strada può essere insidiosa anche quando sembra asciutta.
Un Capodanno 2026 in moto è più che una gita: è un’avventura, un modo di iniziare l’anno nuovo con il vento sul volto e la strada davanti. Con la giusta preparazione, un itinerario pensato e l’abbigliamento adeguato, puoi trasformare questa notte in moto in una delle esperienze più memorabili della tua passione. In sella, e buon anno nuovo!
