La storia delle moto Aprilia

16 Aprile, 2021

È uno dei marchi italiani più conosciuti ed apprezzati: scopri la storia delle moto Aprilia che è un po’ la anche la storia di quell’Italia ricca d’inventiva ed intraprendenza che dovrebbe essere sempre d’esempio. 

La nascita ed i primi anni

La storia delle moto Aprilia ha inizio nel secondo dopoguerra, quando il Cavaliere Alberto Beggio fonda a Noale – in provincia di Venezia – una fabbrica che produce biciclette. Ma nel destino del marchio ci sono le due ruote a motore. Infatti pochi anni dopo il figlio del Cavaliere, Ivano Beggio, costruisce con alcuni collaboratori i primi cinquantini. Colibrì, Daniela e Paki sono subito apprezzati, ma il vero e proprio successo arriva due anni dopo con il ciclomotore da fuoristrada Scarabeo

Ebbene sì: il celebre motorino che vediamo sfrecciare in città nasce come mezzo da cross. Scoprire la storia delle moto Aprilia significa anche scoprire chicche come questa. 

Verso le prime competizioni

Ma è nel 1974 che l’Aprilia realizza la prima vera moto da cross, affidata poi a Maurizio Sgarzani che compete nella categoria cadetti. Da quel modello verrà avviata la produzione delle repliche di serie, che da allora non sarà mai abbandonata. Un anno dopo arrivano i primi risultati. Ivan Alborghetti raggiunge dei successi tali da donare fama al marchio e far crescere la vendita delle “repliche” che il budget da investire nel settore da competizione può aumentare notevolmente. E così iniziano ad arrivare i primi titoli. È il 1977 quando Albrorghetti vince i primi titoli nel campionato italiano cross in 125 e 250. Poi l’anno seguente riesce a portare a casa due terzi posti ed un sesto posto assoluto nel campionato mondiale. 

Aprilia negli anni ’80

Se nei primi dieci anni l’Aprilia ha visto crescere incredibilmente il proprio mercato, all’inizio degli anni ’80 si trova a fare i conti con una crisi di mercato a livello nazionale ed europeo. Ma la reazione è positiva. Innanzi tutto la gamma viene estesa: non più solo moto da cross e ciclomotori, ma anche moto da enduro, trial e da strada con cilindrate che vanno dai 250 ai 600. Una scelta produttiva che getterà le basi per il successo – anche internazionale – degli anni a venire.  

Il cambio di produzione

Nel 1983 viene presentata la prima moto da strada, la ST125 che ottiene subito un particolare apprezzamento da parte di critica e pubblico. L’anno dopo il modello è perfezionato ed esce col nome di STX. Contemporaneamente esce anche il primo modello enduro, l’ET50, che racchiude tutta l’esperienza di Aprilia giù maturata nel fuoristrada. Solo un anno dopo, infatti verranno messe sul mercato l’ETX 125 e 250 e nell’86 la Tuareg, una moto ispirata a quelle dei grandi rally africani. 

I grandi successi sportivi

Il salto di qualità in ambito sportivo arriva in questo decennio. Nel 1985 – che è anche l’ultimo anno d’impegno ufficiale nelle gare di cross – Philippe Berlatier raggiunge il 5° posto nel mondiale. Nello stesso anno c’è l’esordio nel Motomondiale: Loris Reggiani, sulla GP250, porterà la casa al sesto posto della classifica iridata, andando contro ogni pronostico. 

Sì, perché ai tempi sembrava impossibile che una piccolissima squadra, del tutto sperimentale, potesse ambire a competere con i colossi giapponesi. E invece da allora la strada della casa veneta sarà ricca di trionfi. A partire da quello al GP di San Marino, dove Reggiani in sella alla sua AF1 vincerà la prima gara mondiale in velocità dell’Aprilia. 

Aprilia negli anni ’90

Gli anni ’90 si aprono con la messa sul mercato della Pegaso 600, una moto dall’impostazione fuoristradistica ma destinata ad un uso su strada. Una moto che richiama le origini dell’Aprilia, nonostante ormai la produzione di stradali replica dei modelli da corsa traini le vendite. 

Per quanto riguarda la produzione in questi anni Aprilia inizierà a dedicarsi stabilmente alla produzione di veicoli destinati alla mobilità urbana. Nel ’90 uscirà l’Amico, il primo scooter interamente in plastica, che aprirà la strada a tanti altri modelli sempre all’avanguardia per quanto riguarda design, prestazioni e basso impatto ambientale (Aprilia sarà la prima casa a lanciare uno scooter e una moto a marmitta catalitica). Sarà proprio in questo decennio che vedranno la luce i modelli più iconici di tutte le linee: lo scooter Scarabeo, la Motò (disegnata da Philippe Stark ed esposta al Moma di New York), la RS2560 e la RSV Mille

I trionfi mondiali

Nel 1992 si realizza il grande sogno: il titolo mondiale classe 125 e quello Trial. Così Aprilia Racing diventerà una fucina di grandi talenti, tra i quali Biaggi (che nel 1995 vincerà il mondiale piloti in 250 e l’Aprilia quello costruttori), Capirossi, Gramigni, Locatelli, Sakata e Rossi. 

Aprilia negli anni duemila

I duemila si aprono con il rientro di Aprilia nel settore dell’off-road, dove vince subito il titolo mondiale Supermoto S2. Ai successi sportivi si affiancano grandi cambiamenti in ambito societario. Prima Aprilia acquisisce Moto Guzzi e Laverda, poi a sua volta viene acquista dal Gruppo Piaggio dando vita al più importante polo europeo delle due ruote. Inizia così una nuova stagione, dove c’è la possibilità di investire in nuove gamme e modelli. Ma non solo: nel 2006 inizia anche la progettazione, lo sviluppo e la produzione dei motori che equipaggiano le moto di serie, che perciò hanno propulsori 100% italiani

Shiver 750, Mana 850, Dorsoduro e la superbike RSV4 sono tra i primi prodotti di questa nuova era. Tra l’altro, sarà proprio sulla RSV4 che Max Biaggi conquisterà il Mondiale Superbike del 2010: un doppio trionfo dato che è la prima volta che un pilota italiano vince questo titolo, per di più su una moto italiana. 

Dal 2010 a oggi

Gli ultimi anni sono caratterizzati da un grande impegno, sia nel progresso tecnologico per quanto riguarda le componentistiche, che dal lancio di nuovi modelli in tutti i settori. Il pacchetto elettronico aPRC, ad esempio, viene subito riconosciuto come il più avanzato ed efficace sul mercato ed il maxiscooter SRV 850 – con i suoi 76 cavalli – è il più potente al momento dell’uscita. 

Tornano anche i successi sportivi in SBK e Aprilia si affaccia nuovamente in MotoGp, dove nel 2016 debutterà in pista con un modello interamente progettato nel reparto corse della storica casa di Noale. 

Come avrai avuto modo di capire la storia delle moto Aprilia è una storia molto italiana, ricca di successi dovuti alla volontà di non fermarsi mai. Se hai amato questa storia e ne vuoi un pezzo per dedicarti alla tua grande passione delle due ruote, dai un’occhiata alle moto Aprilia che puoi acquistare da noi

Riconoscimento editoriale: ezphoto / Shutterstock.com

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